Nerviano Storica Pannello 15

Jazz band Puccini di Nerviano (Foto anni 30)        

Purtroppo della Jazz Band Puccini di Nerviano sappiamo poco o nulla. Tuttavia possiamo scorgere qualche particolare interessante riscontrabile dall’immagine stessa e dal contesto generale di quel periodo. Innanzitutto nella foto primeggia una particolare batteria, che con molta probabilità era anche all’avanguardia per una piccola realtà come quella di Nerviano. Questo strumento giunge sicuramente dalla contaminazione musicale d’oltre oceano dalla quale il gruppo musicale, non solo prende spunto per la sezione ritmica ma anche per il nome: Jazz. Una situazione davvero avanguardista per Nerviano, ma probabilmente anche per la musica italiana in generale. Queste influenze probabilmente sono dovute alla vicinanza di Milano, città che per prima, attorno al 1915 ospitava i primi complessi Jazz e grazie anche all’intuizione di Arturo Agazzi detto “Mirador”, impresario e musicista.

È noto che il Jazz nacque a New Orleans nei primi anni del XX secolo e fu risultato ed evoluzione dei canti afroamericani, perciò da forme di musica popolare e tristemente conosciute per essere state la colonna sonora dello schiavismo. Da subito il genere divenne principalmente strumentale e subì altrettante contaminazioni. Alcuni musicologi fanno risalire le prime fusioni jazzistiche con la musica popolare occidentale grazie alla presenza di immigrati italiani nella capitale della Louisiana, tra tutti primeggia il nome di Nick La Rocca. Nel giro di pochi anni, grazie alla novità dei supporti per la registrazione della musica, i nuovi ritmi irrompono nel vecchio continente, dando vita dunque a nuove espressioni musicali pur mantenendo gli aspetti tipici di ogni tradizione. Nella foto infatti vediamo un folto organico di violini che non sono propriamente gli strumenti del Jazz, quantomeno degli esordi.

È dunque probabile che questi giovani proponessero il classico repertorio italiano di musica popolare, ma adattandolo alle ritmiche e all’estetica del nuovo genere statunitense. Sono anche gli anni ’30, periodo di piena fascistizzazione della cultura e della società; è noto quanto il regime ostracizzasse e censurasse tutto ciò che non avesse un’origine italiana. Tra le novità da bandire vi era anche il Jazz americano, bandito dalla radio e dalla commercializzazione discografica. È dunque probabile che la band, proponendo un repertorio autoctono e legato alla tradizione italiana, con un richiamo a Giacomo Puccini nel nome, fosse se non accettato, almeno tollerato.

Cogliamo l’occasione per richiamare anche alcuni aspetti relativi alla cultura musicale più in generale. Agli inizi del XX secolo era più o meno naturale avere in famiglia qualche strumentista. Non disponendo ancora della tecnologia di riproduzione musicale, che arriverà dapprima con la radio, molti fanciulli venivano avviati allo studio di uno strumento musicale, molti erano i violinisti, i fisarmonicisti e i chitarristi. A questi si aggiungevano le prime forme di musica di gruppo, anche istituzionali. La prima Banda Cittadina a Nerviano si ebbe nel 1929 sulla scia di altre realtà nate nei paesi limitrofi.

Un particolare impulso si ebbe durante la seconda guerra mondiale grazie ad una situazione venutasi a creare con lo sfollamento della Casa degli Artigianelli di Milano a causa dei bombardamenti sulla città. L’istituto venne trasferito provvisoriamente nei locali dell’Oratorio Maschile di Nerviano fino al termine del conflitto. In quei mesi di permanenza a Nerviano oltre a portare avanti le attività dell’istituto i ragazzi animavano musicalmente le liturgie della chiesa parrocchiale. Il prevosto luigi Piazza ne fu molto colpito al punto di chiedere ai padri dell’istituto di avviare una formazione strumentistica e musicale dedicata ai ragazzi nervianesi. Fu così che molti oratoriani impararono a suonare e terminata la guerra fondarono la Banda dell’Oratorio. Molti di loro, divenuti adulti, confluirono nella banda cittadina.

Testo curato dal Gruppo “Pro Memoria Nerviano”

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